1. Il significato del segno della croce con l’acqua benedetta

La prima scheda è dedicata al segno di croce con l’acqua benedetta che, facendo memoria del battesimo, purifica il nostro spirito e ci prepara all’incontro con Dio. Solitamente chi entra in chiesa per partecipare a una celebrazione liturgica o per raccogliersi da solo in preghiera, appena varcata la soglia immerge la mano nell’acqua benedetta che trova nell’acquasantiera e con quella traccia un segno di croce sul proprio corpo, toccando la fronte, il petto e le spalle e nominando le tre persone divine, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Questo rituale, che è affidato alla discrezione di ogni singolo fedele, merita di essere meglio compreso nel suo profondo significato spirituale…Nell’immersione muore l’uomo vecchio con la sua eredità di peccato; nella fuoriuscita dall’acqua nasce l’uomo nuovo che, vivendo da figlio e non più da servo, può camminare nella libertà dello Spirito. Appena varcata la soglia, e prima di accedere alla preghiera comune o individuale, i fedeli sono invitati a ricordare con gratitudine la loro rinascita battesimale, implorano misericordia e perdono per essere purificati dalle colpe commesse dopo il battesimo. E tutto ciò non è solo pensato, bensì agito con gesti e parole eloquenti. In primo luogo, la mano, che rappresenta tutta quanta la persona, si protende verso l’acqua benedetta e viene bagnata dall’acqua, ripetendo in certo modo quello che è avvenuto nel giorno del battesimo, quando il nostro capo è stato immerso nel fonte o irrorato dall’acqua versata su di lui. Questa stessa mano, ancora umida di acqua benedetta, traccia un segno di croce sul corpo, aspergendo la fronte (sede dei nostri pensieri), il petto (sede dei nostri sentimenti) e le spalle (richiamo al nostro agire). Quello che il ministro ha fatto al nostro posto nel giorno del nostro battesimo noi, tracciando sul nostro corpo da noi stessi il segno della croce, lo confermiamo.

a cura del Servizio

per la Pastorale liturgica