“Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento,  l’onore, la potenza e la forza, ……”. Apocalisse 7,12

Carissimo don Franco e comunita’ di Induno…… sono queste le parole che sento vive dentro di me a quattro mesi dal mio rientro in Ecuador. Dovrei ringraziare tanti, tutti perche’ anche tu, don Franco e voi  ( i ragazzi della catechesi con don Stefano incontrati e la gente nelle celebrazioni vissute sia a San Giovanni come a San Paolo) avete a cuore questo Paese che e’ diventato anche la “mia” e il “nostra” patria.

Che bello!! Ci si sente cittadini del mondo, appartenenti a tutta l’umanita’; talvolta pacifica, altre volte un tanto turbolenta, ma questa e’ la vita non ce n’e’ un’altra.

Sono rientrato da una settimana di campo in Chamanga (zona del terremoto in aprile) dove,dal mio rientro sto andando e venendo con  vari ragazzi per la ricostruzione delle case colpite da questo flagello…Sembra…una città fantasma..tutto distrutto case chiuse, diroccate, negozi chiusi..nessuna persona per le strade con la paura che possa ancora cadere qualcosa..ruspe e scavatrici da tutte le parti….non ci sono parole…e uno pensa …. Perchè tutto questo …Che cosa ci vorrà dire il Signore? Ma cos’e’ fondamentale nella vita? Cosa ci resta di tutto il nostro correre? Solo il bene che abbiamo fatto! …

Mentre eravamo li, una notte l’ennesima scossa ci ha svegliato a mezzanotte…siamo usciti…sembra una storia interminabile..in tutto il mondo…Ma allora rendiamo grazie al Dio della vita, di poterci dare una mano, di sentirci uniti nello stesso sforzo di un mondo piu’ bello e piu’ giusto.Grazie anche a te di partecipare a questo “Sogno nostro che e’ anche quello di Dio”. Quando abbiamo celebrato la Giornata missionaria mondiale, ci siamo ricordati di questo: siamo chiamati a farci responsabili dei nostri fratelli e tu lo sapete meglio di me.All’aeroporto di Guayaquil c’erano tutti i miei fans ma sai che mi fa piacere fino a un certo punto, perche’ non fondamento le mie convinzioni in quello…..sara’ Dio che ci ricompensera’ e dalle “nostre macerie” ci dara’ forza per continuare a lottare e sperare.

Un forte abbraccio e buona domenica  (per voi gia’ in Avvento)  Ciao.  p.Renzo Balasso