LA NOSTRA MISSIONE PER LA CHIESA CHE SOFFRE

«Nulla è più terribile del disinteressarsi di Gesù sofferente nella Sua Chiesa e nulla è più prezioso del consolare Gesù abbandonato nei Suoi fratelli perseguitati».

(Padre Werenfried van Straaten)

Aiuto alla Chiesa che Soffre sostiene la Chiesa oppressa e perseguitata ovunque nel mondo.

È stata fondata nel secondo dopoguerra per aiutare i 14 milioni di sfollati tedeschi – sei dei quali cattolici – in fuga dalla nascente Germania Orientale e ha da subito sostenuto tutti i fedeli che, nell’Europa dell’Est occupata dal comunismo, erano costretti a nascondere la propria fede.

Il mondo è profondamente diverso da quello di 69 anni fa. E la Cortina di ferro non spezza più in due l’Europa. Ma la Chiesa è ancora perseguitata e oppressa. Come in Nigeria, in Iraq, in Pakistan, in Indonesia, in Cina. E in molte altre parti del mondo in cui la Chiesa subisce attacchi feroci e cruenti, oppure subdoli e meschini.

I dati parlano chiaro: i nostri fratelli nella fede sono i più perseguitati. Ed esattamente come 69 anni fa Aiuto alla Chiesa che Soffre continua la sua opera di assistenza in favore di dei cristiani. Perché, per dirlo con le semplici parole di Padre Werenfried: «il nostro scopo è assistere i fedeli di Cristo perseguitati».

La Fondazione s’impegna fortemente anche nel difendere il diritto alla libertà religiosa. La formazione a questo diritto fondamentale è una delle priorità di ACS-Italia che ha ideato non solo il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel mondo, strumento indispensabile per chi voglia conoscere la situazione della libertà religiosa in ogni Paese, ma anche il «Perché mi perseguiti?»prezioso vademecum sulla libertà religiosa, che contiene i dati del Rapporto, integrandoli con riflessioni e riferimenti pastorali.

Informare, Pregare, Agire

Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), fin dalla sua fondazione nel 1947, si adopera per sostenere coloro che in qualsiasi parte del mondo, a causa della propria fede religiosa, vengono discriminati o perseguitati.

Tre sono gli ambiti principali nei quali ACS espleta la sua missione:

Informati

ACS informa, settimanalmente attraverso il suo sito internet ed 8 volte l’anno attraverso la rivista Eco dell’Amore, sulle realtà di persecuzione e di discriminazione ancora presenti e troppo spesso dimenticate o ignorate. A tale scopo, fin dal 1999, ACS pubblica anche il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel mondo. Il non poter professare liberamente la propria fede, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non è solo una questione “religiosa”: lo stesso Giovanni Paolo II lo sottolineava quando affermava che “la difesa della libertà religiosa è la cartina di tornasole per verificare il rispetto di tutti gli altri diritti umani”.

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Preghiera

ACS offre sussidi ed organizza incontri (come: giornate di predicazione, preghiera eucaristica del 3° venerdì del mese, in memoriam martyrum) al fine di sostenere, mediante la preghiera, coloro che sono impossibilitati a vivere e professare liberamente la propria fede.

Finanziamento progetti

Ogni anno, grazie esclusivamente all’aiuto dei suoi benefattoriAiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) finanzia più di 6.000 progetti cercando di far fronte alle numerose richieste d’aiuto che le provengono dalle diocesi locali di oltre 150 Paesi.

Questi gli ambiti di intervento nei quali ACS investe i fondi che, come già detto, provengono esclusivamente dalle donazioni dei propri benefattori:

  • Costruzione o manutenzione di chiese, cappelle, monasteri, seminari, strutture di accoglienza e centri parrocchiali
  • Sostentamento dei sacerdoti attraverso le intenzioni di Sante Messe
  • Sostegno alle suore, anche di clausura, soprattutto lì dove c’è persecuzione
  • Acquisto dimezzi di trasporto per la pastorale (come automobili, biciclette, moto, minibus)
  • Formazione di personale addetto alla pastorale (soprattutto lì dove la presenza dei religiosi è difficile o scarsa)
  • Assegnazione borse di studio universitarie
  • Sostegno ai mass-media cattolici
  • Sostegno alla pastorale familiare ed ai progetti pastorali locali atti a valorizzare il ruolo familiare e sociale della donna
  • Diffusione di testi religiosi e per la pastorale (ad esempio la “Bibbia del fanciullo”).

Nella ricorrenza del 50° di sacerdozio di don Giuliano la nostra Comunità Pastorale raccoglie con gioia e generosità l’invito ad aiutare i nostri fratelli che sono perseguitati per la fede.