IL TEMA

Lo slogan Perdiqua

Perdiqua è lo slogan dell’Oratorio estivo 2016. Ci darà il senso del viaggio che i ragazzi percorreranno, pensando che c’è una direzione da prendere perché tutta la vita abbia significato. Perdiqua è un invito che chi è più grande farà ai più piccoli, chiedendo loro di fidarsi. Nessuno di noi, nelle settimane di Oratorio estivo come in ogni altra esperienza, può conoscere nel dettaglio tutto il percorso e sapere che cosa accadrà ma, istante dopo istante, rimanendo vigilanti e avendo chiari la meta e lo stile del camminare, può comprendere quale può essere il passo successivo e la decisione da compiere.
Perdiqua è allora la scelta determinata di chi sa dove andare. Occorre esercitarsi e avere una buona bussola. Noi sappiamo che a guidarci è la Parola di Dio che illumina il cammino. Abbiamo la nostra fede in un Dio che ci ama per primo e che ci ascolta, ci libera e ci salva, così come ha fatto con il popolo di Israele nel suo Esodo e come ha fatto con noi con la Risurrezione del suo Figlio unigenito. «Tenendo fisso lo sguardo su Gesù» (cfr. Eb 12, 2) anche noi possiamo compiere il nostro cammino: è Lui la Via, la Verità e la Vita. Non sono sparite le fatiche, le aspettative, le ansie, le preoccupazioni. Anche noi dobbiamo attraversare il nostro Mar Rosso e percorrere molto spesso il deserto, ma non abbiamo paura perché nel cammino siamo accompagnati, c’è chi ci precede e ci sta accanto, per dirci in ogni occasione: «Perdiqua».
Il sottotitolo «Si misero in cammino» è tratto dal capitolo 9 del Vangelo secondo Luca, dal brano che descrive «la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme» da parte del Signore Gesù (cfr. Lc 9, 51-56) per portare a compimento la sua salvezza attraverso la passione, la morte e la risurrezione. Sarà un cammino che troverà, già dai suoi primi passi, delle opposizioni e delle resistenze e anche degli imprevisti che conducono a deviazioni, ma, nonostante tutto, non diminuisce da parte del Signore la ferma determinazione di compiere il viaggio, fino al sacrificio di sé.
Chi gli è intorno, chi lo ha seguito sin dall’inizio, sa di potersi fidare ancora e quindi sceglie di rimettersi in cammino dietro a Lui.  Sarà una scelta da dover rifare ogni giorno, senza perdere di vista non solo la meta – che può risultare così lontana che rischia a volte di sfuggire – ma soprattutto Colui che fa strada e dà il ritmo al camminare, perché conosce il senso, lo condivide, e, per questo, dice ancora: «Perdiqua»!

 

Il viaggio dell’Oratorio estivo 2016

L’avventura dell’Esodo, cominciando con la schiavitù del popolo in Egitto per terminare con l’ingresso nella Terra promessa, rappresenta il filo rosso della proposta della prossima estate in oratorio. Le singole tappe partono da una rilettura di alcuni passi della Bibbia (in particolare dei libri dell’Esodo e dei Numeri, a cui si uniscono il Deuteronomio e il libro di Giosuè). L’idea fondamentale consiste nel cercare di guardare alla vicenda descritta dal testo con gli occhi di un bambino e una ragazzina usciti dall’Egitto: racconto e preghiera saranno dunque molto intrecciati. Ogni giorno un verbo, che riprende la Parola di Dio presentata nella preghiera e che sarà ripreso nel racconto, aiuta a comprendere il tema della tappa e a rapportarlo con il tratto di strada che ciascuno sta compiendo.
L’Esodo biblico offre spunti molto chiari per l’ambientazione dell’oratorio estivo (la preghiera, il racconto, i temi delle giornate), che si gioca tra il fertile paese d’Egitto e la ricca Palestina, «terra dove scorre latte e miele». Nel mezzo, non mancherà l’ambiente ostile del deserto, con un’attenzione particolare al monte Oreb, luogo in cui Dio, rivelandosi, fa dono a Mosè della Legge, senza dimenticare il passaggio del mar Rosso.
L’Egitto, il deserto, il mare, il monte e la Terra promessa sono i cinque ambienti in cui si svolgerà tutta l’esperienza dell’Oratorio estivo 2016 «Perdiqua».
Questi luoghi attraversati dal popolo suggeriranno lo sfondo adeguato per ambientare i giochi e tutta la proposta di animazione (laboratori, creatività, cammino preadolescenti, percorso animatori, etc…).
A differenza degli ultimi anni, le tappe del percorso «Perdiqua» saranno necessariamente da seguire in ordine cronologico, in quanto ripercorreranno il viaggio dell’Esodo. Alcune tappe potranno essere saltate o accorpate, avendo cura di non perdere il senso del cammino complessivo e attraversando ogni ambiente.