In ebook le parole dell’Arcivescovo durante l’emergenza

Raccolta di omelie, interventi e messaggi curata da Annamaria Braccini e coedita da «Avvenire» e Centro ambrosiano, scaricabile gratuitamente in formato epub e pdf. Prefazione di Marco Tarquinio, introduzione di Giacomo Poretti, che pubblichiamo

di Giacomo PORETTI

ebook

Pubblichiamo l’introduzione di Giacomo Poretti all’ebook O mia bèla Madunina. Il coraggio della speranza in tempo di pandemia, a cura di Annamaria Braccini, in coedizione Avvenire e Centro ambrosiano. Il volume raccoglie i testi (omelie, interventi e messaggi) dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, in queste settimane di emergenza sanitaria. La prefazione è di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire.
In allegato la versione integrale in formato pdf.

È una impresa improba e anche pericolosa introdurre gli scritti e le riflessioni di un vescovo, anzi di un arcivescovo, l’arcivescovo di Milano. In questo periodo, poi, dove anche chi è stato zitto per tutta la vita ora ha sentenze, domande, imprecazioni, soluzioni e lamentele da dire o da scrivere…

I famosi social, quelli criticati, osteggiati e demonizzati fino a qualche settimana fa, non solo si sono presi la rivincita, ma addirittura pare che, altezzosamente, ci stiano facendo notare che ci stanno salvando la vita: ogni giorno nasce una piattaforma nuova di videochiamate o call conference, la scuola si fa online, il lavoro è solo del tipo smart working, quando le code sono interminabili la spesa si fa con una App, la Messa e il Rosario su Zoom o You Tube, il mare lo si vede solo al computer: parole, parole, parole, parole, parole, parole.

Difficile sintonizzarsi sulle parole interessanti, necessarie, nutrienti, in questo oceano di rumori, eppure, inaspettatamente, sono rimasto colpito dalle parole dell’arcivescovo Delpini. Prima dallo stile. Un augurio in rima baciata per le scuole non lo avevo mai sentito fare da un vescovo: che originalità, che coraggio, che anticonformismo. Poi mi sono imbattuto in una omelia sul Vangelo degli amici di Betània, Marta, Maria e Lazzaro, e i semi che Gesù aveva regalato a loro: un apologo squisito creato di sana pianta per aiutarci a interpretare il significato della Luce necessaria. La storia della signora Giovanna prigioniera in casa per il virus che dalla disperazione parla ai muri, e i muri che le rispondono e le tengono compagnia. Il bellissimo messaggio letto in Fiera per commemorare i cento anni di quel luogo. Per non parlare delle riflessioni sempre originali e vitalizzanti sulla Quaresima e la Pasqua.

Ma quel che mi ha colpito maggiormente dell’arcivescovo è la sua capacità di immedesimazione nelle persone, l’intima simpatia che gli fa cogliere le domande e i dubbi di tutti, anche quelli più scabrosi e inconfessati; l’utilizzo dello stile, oserei dire teatrale, del suo parlare, la messa in scena di qualsiasi racconto, che si tratti della signora Giovanna, dei bambini delle elementari o delle donne che stanno sotto la Croce di Cristo: l’arcivescovo ha sempre bisogno di, non reinventare, ma di vivificare la scena, renderla presente qui e ora, e per fare ciò non esita a ricorrere agli apologhi, alle metafore, alla fantasia letteraria.  E poi non si vergogna di pregare la Madonnina in dialetto proprio sul tetto del Duomo. Qualcuno ha scritto che con quel gesto ha laicizzato la Madonna, credo in realtà che abbia aperto generosamente la porta al Mistero, che, se ce lo fossimo scordati, è proprio sopra le teste dei milanesi.

Insomma, fatemelo dire, questo arcivescovo è anche un commediografo, e se non fosse che ora gli spettacoli non si possono fare, lo ingaggerei al mio teatro, il Teatro Oscar, e gli proporrei di scrivere una commedia, una commedia sul significato della pazienza. E poi diciamolo, finalmente, dopo decenni a guardare con il collo all’insù, finalmente un arcivescovo sotto il metro e sessantadue!

Omelia nella quinta domenica di Quaresima: QUARESIMA-quinta-domenica-di-Lazzaro

Omelia Via Crucis Zona IV (Rho): VIA-CRUCIS-zona-IV

Omelia solennità dell’Annunciazione: ANNUNCIAZIONE-in-suffragio-di-tutti-i-morti

Omelia Veglia missionari martiri: VEGLIA-MARTIRI-24-marzo

Omelia nella quarta domenica di Quaresima: QUARESIMA-quarta-domenica

Omelia Via Crucis Zona III (Lecco): VIA-CRUCIS-zona-III

Omelia nella terza domenica di Quaresima: QUARESIMA-terza-domenica

Omelia Via Crucis Zona VI (Melegnano): Via-crucis-zona-VI

Omelia Via Crucis Zona V (Monza): VIA-CRUCIS-zona-V

Omelia Via Crucis Zona II (Varese) a Cairate: VIA-CRUCIS-zona-II

Omelia nella seconda domenica di Quaresima: OMELIA-DOMENICA-DELLA-SAMARITANA

Omelia dell’Arcivescovo nella prima domenica di Quaresima:PRIMA-DI-QUARESIMA

Video-messaggio alla Diocesi ambrosiana (06 marzo 2020): https://www.youtube.com/watch?v=iecZjYu4cGQ&t=394s

Intervento iniziale di S.Ecc. Mons. Mario DELPINI, Arcivescovo di Milano, all’inizio dell’emergenza Coronavirus

Invoco la benedizione di Dio su questa nostra terra e su tutte le terre del pianeta.
In questo momento l’apprensione per sé e per i propri cari, forse persino il panico, si diffondono e
contagiano il nostro vivere con maggior rapidità e con più gravi danni del contagio del virus.

Invoco la benedizione di Dio per tutti:
la benedizione di Dio non è una assicurazione sulla vita, non è una parola magica che mette al riparo dai problemi e dai pericoli.
La benedizione di Dio è una dichiarazione di alleanza: Dio è alleato del bene, è alleato di chi fa il bene.
Invoco la benedizione di Dio sugli uomini di scienza e sui ricercatori.
La gente comune non sa molto di quello che succede, dei pericoli e dei rimedi di fronte al contagio.
Il Signore è alleato degli uomini di scienza che cercano il rimedio per sconfiggere il virus e il contagio.
In momenti come questi si deve confermare un giusto apprezzamento per i ricercatori e per gli uomini e le donne che si dedicano alla ricerca dei rimedi e alla cura dei malati.
Si può essere indotti a decretare il fallimento della scienza e a suggerire il ricorso ad arti magiche e a fantasiosi talismani. La scienza non ha fallito: è limitata.
Siano benedetti coloro che continuano a cercare con il desiderio di trovare rimedi, piuttosto che di ricavarne profitti. Certo si può anche imparare la lezione che sarebbe più saggio dedicarsi alla cura dei poveri e delle condizioni di vita dei poveri, piuttosto che a curare solo le malattie dei ricchi e di coloro che possono pagare.
Che siano benedetti gli scienziati, i ricercatori e coloro che si dedicano alla cura dei malati e alla prevenzione delle malattie.

Invoco la benedizione di Dio per tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni.
La benedizione di Dio ispiri la prudenza senza allarmismi, il senso del limite senza rassegnazione. Il
consiglio dei sanitari e delle persone di buon senso suggerirà provvedimenti saggi.
Ogni indicazione che sarà data per la prevenzione e per comportamenti prudenti sarà accolta con rigore dalle istituzioni ecclesiastiche.

Invoco la benedizione di Dio su coloro che sono malati o isolati.
Vi benedico in nome di Dio perché Dio è alleato del desiderio del bene, della salute, della vita buona di tutti. Chi è costretto a sospendere le attività ordinarie troverà occasione per giorni meno frenetici: potrà vivere il tempo a disposizione anche per pregare, pensare. cercare forme di prossimità con i fratelli e le sorelle.

Mi permetto di invocare la benedizione del Signore
e di invitare tutti i credenti a pregare con me:

Benedici, Signore, la nostra terra, le nostre famiglie, le nostre attività.
Infondi nei nostri animi e nei nostri ambienti
la fiducia e l’impegno per il bene di tutti,
l’attenzione a chi è solo, povero, malato.
Benedici, Signore,
e infondi fortezza e saggezza
in tutti coloro che si dedicano al servizio del bene comune
e a tutti noi:
le sconfitte non siamo motivo di umiliazione o di rassegnazione,
le emozioni e le paure non siano motivo di confusione,
per reazioni istintive e spaventate.
La vocazione alla santità ci aiuti anche in questo momento
a vincere la mediocrità, a reagire alla banalità, a vivere la carità
a dimorare nella pace. Amen